mercoledì 16 giugno 2010

IL FENOMENO DEL BRICOLAGE

Quando la crisi economica si fa sentire con più sensibilità, aumenta il fenomeno del bricolage, meglio conosciuto come l’opera del “far da sé”. Le famiglie l’hanno sperimentato nel passato e lo stanno sperimentando adesso con la crisi economica in atto. Uno degli aspetti, davvero sorprendente, riguarda le massaie. Da uno studio effettuato nei supermercati e presso i panificatori è venuto fuori che il consumo del pane è diminuito del 40%. A prima vista il dato è davvero contraddittorio perché ci si aspetta un abbassamento del consumo del companatico a dispetto del pane che dovrebbe aumentare in termini di acquisto (l’uso del pane è direttamente proporzionato alla povertà). Da un attento esame, però, si evince che la produzione e la vendita del congegno per la produzione del pane è aumentata. Tant’è che un regalo molto apprezzato di questi tempi è la macchina per fare il pane domestico. A Roma il prezzo medio del pane è di 3,50€ al chilo mentre la farina costa meno di un euro al chilo. Per chi ha famiglia diventa oneroso rivolgersi ai negozi e si provvede con l’arte del far da sé. Questa riflessione mi ha portato a spiegare, specularmente, la dinamica della nascita domestica di molti movimenti o pseudo tali, tant’è che ogni appassionato di politica né ha concepito almeno uno da solo o in compagnia di amici e parenti, utilizzando il web o il ristretto ambito del proprio quartiere. Questo fenomeno, sotto certi aspetti puerile e banale, ha coinvolto molte persone ed è indice di una crisi strutturale, ideologica ed organizzativa dei partiti tradizionali. Il fenomeno è particolarmente visibile nell’area di centro e non riguarda solo il popolino ma anche gli addetti ai lavori, che si sentono frustati e mal sopportati nelle stanze dei bottoni. Questa frammentazione o polverizzazione della politica (negativa sotto tutti gli aspetti) è l’unica vera forza di opposizione ai cosiddetti “padroni della politica”. Non è difficile notare come spesso questi aeroplanini si spostano da una parte all’altra del cortile del condominio, approfittando della lite tra i condomini. Spesso sono balocchi per trastulli infantili, altre volte sono mine vaganti che incidono, nel piccolo, e causano quei smottamenti che danno fastidio agli agglomerati monolitici della politica padronale e della casta, che non controllano più il proprio elettorato causando nevrosi e notti insonni. Tanto più che il fenomeno è destinato ad aumentare con il tempo. Se dovessi quantificare il peso specifico di questo fenomeno, non credo di esagerare nel valutarlo intorno al 10% del consenso moderato. Per gli appassionati della politica che usano perdere il tempo nello studio dell’assenteismo o del fenomeno della transumanza, in termini di voti, è consigliabile non sottovalutare questo fenomeno moderno ed invece di costruire ponti (più delle volte levatoi per arroccarsi nei propri castelli fatati) è più proficuo capire che spesso la soluzione è legata all’ingordigia del proprio sapere nell’ostentare verità che, caso davvero sorprendente, portano sempre acqua al proprio mulino, con la conseguenza di dividere invece di unire.

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