venerdì 26 febbraio 2010

IL NUOVO COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE

Nella fantasia di Rutelli e Casini è nato il Comitato nazionale di liberazione da Berlusconi. Per completare la banda Bassotti è stato coinvolto anche Fini. Forse il concepimento è legato allo scarso consenso che il centro ha ottenuto negli ultimi tempi. Sta di fatto che, tra i promotori, qualcuno ha inserito nella favola anche D’Alema e Pisanu. Come dire: il diavolo e l’acqua santa. Originariamente l’idea è stata coltivata da Tabacci (l’eterno antagonista di Berlusconi) che sogna un’Italia libera dall’imprenditore di Arcore. Lo scarso consenso delle urne e la crisi che attraversa il centro hanno fomentato questa diceria o fantasia tra il popolo degli osservatori politici. Rutelli pensava con l’ApI di sconvolgere il PD con l’uscita di scena dal centrosinistra (i suoi hanno preferito l’UdC). Casini pensava di mettere paura al Cavaliere (non si capisce perché risentito per la mancata eredità nel testamento o perché fatto fuori a calci dal centrodestra). Fini forse pensava di doppiare il gioco dei famosi ectoplasmi (fece argine a Berlusconi con Casini alla fine del 2007 e insieme meritarono l’appellativo di ectoplasmi) che gli consentì di scaricare in fretta Casini e ritornare pentito, come il figliol prodigo, alla casa del “padrone”. Sta di fatto che la banda Bassotti si è messa in testa di preparare la resistenza contro il Premier, senza peraltro valutare se il popolo li seguirà. Intanto, i sondaggi per le regionali sono disastrosi (per le alleanze dell’UdC con il centrosinistra) e presto assisteremo ad un altro “refugium peccatorum”. Ma non viene la voglia di affermare che Bossi è più serio e più maturo di qui, quo, qua?

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