mercoledì 10 febbraio 2010

LE DUE FACCIE DELLA POLITICA

Come una vecchia moneta dell’antichità a due facce la politica si nutre di due ingegni contrapposti: l’ingegno di chi ostenta programmi ed editti e l’ingegno di chi lavora sodo sul territorio. I primi sono propensi a dare la colpa degli insuccessi dei loro programmi agli altri ed i secondi sono propensi a rimproverare i primi perchè si nutrono di teoria.È l’eterno dualismo dei cultori della rex. Se ci facciamo caso, notiamo che i cultori della politica amano frequentare vecchie volpi blasonate della politica e disdegnano la gente comune. Si meravigliano di non essere seguiti nei loro arzigogoli pensieri e protestano contro chi non guarda oltre il proprio naso. Sono gelosi dei propri scudieri e temono che la paglia, degli asini che guidano con accuratezza, sia avvelenata. Saltano tra i banchi del sapere con disinvoltura per abbeverarsi alla fonte del nettare della cupidigia e ubriachi sognono di spopolare tra i comuni mortali. Non muovono un dito per favorire l’accoglienza e tengono chiusi i propri santuari per timore di essere violentati. Osservatori acuti, non si lasciano sfuggire ai pettegolezzi e le chiose da bar, sicuri di intrufolarsi anche nelle questioni che non gli sono state affidate. Girono su se stessi, come spirali e si ritrovano in competizione contro chi gli somiglia per acume e propensione. Per la loro disinvolta alterigia si meravigliano perchè nessuno li segue e trovano sollazzo e piacere anche quando si lamentano tra loro. I cultori del territorio, se non sopravvivono al loro potere, perché travolti da un guerriero più forte, si mescolano tra i rivoluzionari della politica e diventano accaniti operatori del mercato degli scambi. Amano il baratto e vendono merce non partorita. Entrambi sono figli della democrazia.

1 commento:

  1. luigi ciauo sono valentino da romania che o pituratu la casa de pepino dami suo e tuo numero io vivo in irlanda e mio imail e chelariuvalyyy@yahoo.com.grazzie

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